Domenica mattina, ore 9:00. Ancora nessuno al Centro KiMM e tutto è silenzio. Salgo nella sala congressi per gli ultimi preparativi della riunione conclusiva, mi fermo sulla soglia ad osservare le sedie vuote perfettamente allineate: rivivo quei magici momenti del venerdì sera, gli applausi, la sala colma di gente, visi felici. E’ stato allora che mi sono reso conto di cosa era successo; l’adrenalina fa correre, fa fare cose impensabili e appena si trova un momento di pausa ci si guarda intorno e ci si chiede: “è successo davvero?”.

Ripercorro i momenti salienti da oggi fino a 5 anni fa, quando tutto ebbe inizio. Fu una telefonata apparentemente innocua con l’allora Presidente Fulvio Merlak a gettare il primo seme, rimasto nascosto fino a quando nel 2013 non compresi che a Merano avremmo avuto le forze giuste per far fronte a questa grande occasione. Chiamai Fulvio chiedendogli cosa ne pensava di una possibile candidatura a Merano e in un batter d’occhio mi ritrovai al convegno di lavoro a presentarla ufficialmente: all’annuncio un brivido lungo la schiena e immediatamente pensai “cosa ho fatto?”. Da quel momento sentii addosso la responsabilità di qualcosa di cui forse fino a quel momento non avevo ben colto la portata e rientrai a casa con il timore di essermi impegnato in una cosa più grande di me. Alla prima riunione con i soci, già favorevoli all’idea di organizzare qualcosa di grande per i 25 anni del Fotoclub, cercai di trasmettere la serietà e l’importanza, ora più che mai, di unire le forze e rimboccarsi le maniche. Subito stabilimmo incontri dedicati, creando un vero e proprio piano d’azione e affidando ad ognuno gli incarichi più adatti, dalla ricerca di sponsor, alla realizzazione grafica, alle questioni burocratiche. Non mancavano momenti di sconforto davanti ai no ma subito c’era qualcuno di noi pronto con altre proposte e tutto riassumeva un aspetto positivo. Poi ad Amantea per il passaggio del testimone: altro brivido lungo la schiena e poi via al galoppo saltando con grinta tutte le siepi senza perdere di vista il traguardo.

A pochi giorni dal congresso il più era fatto e potevamo ritenerci già soddisfatti del nostro lavoro, ora c’era solo da sperare che tutto filasse liscio… Martedì i primi arrivi e il giorno successivo la tanto attesa inaugurazione: da subito l’intuizione che sarebbe stato un vero successo, nessuno si aspettava già tanta gente il mercoledì sera! E’ stato come fare un giro sulle montagne russe: con costanza e fatica si sale e quando si arriva al punto più alto c’è eccitazione e tanta voglia di cominciare l’avventura, pochi secondi per riflettere sulle ultime cose e poi giù a tutta velocità tra gite, letture portfolio, cena di gala e tutto il resto! E noi che eravamo su questo treno ci siamo goduti il viaggio tra tante risate e allegria. E’ vero, noi del Fotoclub Immagine siamo un bel gruppo. Non è nato dall’oggi al domani ma in seguito ad anni di investimento sui giovani, di collaborazioni e progetti con vari enti permettendoci di diventare un punto di riferimento per il territorio Meranese e non solo.

Non mi resta che dire grazie, primo tra tutti a Fulvio che con quell’abbraccio alla cena di gala ha espresso molto più di mille parole, e poi a tutto il gruppo del Fotoclub che con entusiasmo hanno accettato la sfida: Maurizio, Alexandra, Mauro, Eleonora, Jasmine, Nicholas, Gianni, Fabio, Emanuela, Nello, Sandy, Paola e Paolo. Che cosa ti dà la FIAF? Molto più di quanto uno si possa immaginare.

Fabrizio Giusti

Articolo uscito nella rivista ufficiale della FIAF Fotoit